Flyrad - Marco Citterio
Sicurezza delle Operazioni in presenza di elicotteri
ARI Lecco APS, in collaborazione con FLYRAD, ha organizzato una serata dedicata alla Sicurezza delle Operazioni in presenza di elicotteri, con l’obiettivo di fornire importanti informazioni di Sicurezza ai cittadini (specialmente se operatori volontari del soccorso o della protezione civile) che si trovano a condurre operazioni in prossimità di aeromobili ad ala rotante.
Relatori della serata saranno il com.te dott. Franco Pescali, già Safety Manager dell’Elinucleo della Polizia di Stato di Firenze, psicologo e Istruttore Certificato di C.R.M. presso Flyrad e l’ing. G.Cert. Marco Citterio, responsabile del Dipartimento di Monitoraggio delle Radiazioni Ionizzanti e Istruttore Certificato di C.R.M. e NoTechS di FLYRAD.
Dopo una breve digressione sulla Comunicazione e sui problemi ad essa connessi, saranno illustrati i rischi derivanti dall’interazione dell’uomo con gli aeromobili ad ala rotante impiegati su scenari operativi. Il com.te Pescali spiegherà anche il metodo R.O.M.A. da lui ideato e recepito da E.A.S.A. che l’ha già tradotto in svariate lingue.
La serata è offerta gratuitamente da ARI Lecco APS e da FLYRAD ma, per via della limitata disponibilità di posti, è necessario inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando le generalità delle persone interessate a partecipare.
L’incontro si terrà venerdì 23 febbraio a partire dalle ore 21:00 presso la sede di ARI Lecco APS in via B. Buozzi, 36 a Lecco.
Questo evento fa parte delle iniziative di ARI Lecco APS e FLYRAD per il sociale.
Vi aspettiamo!
KIT 72 ORE
Iniziamo dal KIT 72 ORE.
Se ci si trova all'interno del settore giallo, lo scenario più plausibile prevede che molto probabilmente non sarà disponibile la fornitura dell'energia elettrica, del gas e dell'acqua potabile (quest'ultima, peggio ancora, potrebbe essere disponibile ma fortemente contaminata). I negozi, le farmacie e le banche non saranno agibili e le strade saranno interrotte. Ecco che quindi è necessario disporre di un kit che ci consenta di sopravvivere per il tempo necessario ai soccorritori per raggiungerci. Ricordiamo che i soccorritori potrebbero essere impegnati ad assistere chi è in pericolo immediato (zona rossa). Il kit da 72 ore contiene le scorte necessarie per sostenere noi e la nostra famiglia per tre giorni in una situazione di emergenza. Vediamo insieme cosa è raccomandabile inserire in questo kit.
Il Dipartimento Sicurezza di FLYRAD raccomanda di creare una scorta di generi di prima necessità che contenga almeno:
ACQUA: minimo 2 litri di acqua minerale per ogni persona e per ogni giorno di autosufficienza. Es: famiglia di 3 persone, autosufficienza 72 ore --> quantità minima di acqua = 3persone x 2litri x 3 giorni =18 litri (2 pacchi di bottiglie da 1,5 litri)
CIBO: inserire nella dotazione di emergenza tonno in scatola, fagioli in scatola, pasta, riso, biscotti, cracker, barrette energetiche, marmellate, piselli in scatola, carne in scatola.
TORCIA: ottima una torcia a batteria, eccellente una torcia con generatore a manovella e batteria in tampone.
CHIAVI: inserire in una borsetta del kit un mazzo di chiavi di scorta con tutte le chiavi necessarie (casa, box, cancelli, ecc). In caso di emergenza potrebbe non esserci il tempo di andare a cercarle.
RADIO FM: la radio FM potrebbe essere l'unica fonte di informazioni disponibile. Ottima se a batteria, eccellente se dotata di generatore a manovella e batteria in tampone.
APRISCATOLE: necessario per aprire le scatolette di alimenti
CASH: inserire una piccola quantità di banconote di piccolo taglio (5 o 10 eur) e un pò di monete. I bancomat potrebbero essere inagibili o inoperativi e qualche spicciolo può servire per evenutali acquisti.
CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO: assolutamente importante inserire eventuali farmaci salvavita quali, ad esempio, le pastiglie per la pressione e ogni altro farmaco essenziale per la famiglia. Ricordate che le farmacie potrebbero essere fuori servizio.
PIANO 72H: una copia del vostro piano 72 ore stilato con i suggerimenti che troverete di seguito e una copia del piano di emergenza del vostro comune che potete scaricare adesso dal sito ufficiale del comune. Di tanto in tanto raccomandiamo di rileggerli insieme in famiglia, per sapere cosa fare e come farlo.
E' facile constatare che, in fin dei conti, creare un kit con i componenti indicati sopra ha un costo tutto sommato contenuto. Per i generi alimentari (soggetti a scadenza e quindi a rotazione) è sufficiente fare una volta la spesa un pò più grossa e poi gestire la rotazione le scorte, avendo l'accortezza di riacquistare subito i prodotti consumati. Non è raro vedere famiglie che si attrezzano la prima volta in maniera impeccabile e poi consumano i prodotti senza reintegrarli, vanificando l'efficacia del Piano.
Ricordiamo quindi di attuare un sistema FIFO (First In, First Out) che consenta di mantenere fresche le scorte di acqua, generi alimentari a scadenza e medicinali.
Oltre al kit da 72 ore, è opportuno mettere a punto un piano d'azione per le emergenze. In questo modo voi e i vostri familiari saprete cosa fare e chi chiamare.
Siete interessati ad approfondire l'argomento? Non esitate a scriverci alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I nostri esperti vi risponderanno dandovi i consigli del caso.
AUTOPROTEZIONE - Il Piano 72 Ore
In Italia la Cultura dell'Emergenza è ancora agli albori e ciò è dimostrato dalla scarsa attenzione delle istituzioni e dei cittadini a ciò che nel resto del mondo viene identificato come 'Piano 72 Ore'.
FLYRAD, da sempre in prima linea sulla Sicurezza delle Operazioni in tutti i settori, è lieta di offrire alcuni suggerimenti su come affrontare il problema, al fine di aumentare la resilienza in caso di emergenza.
Visitate la nostra pagina presente sotto il menù 'SERVIZI' oppure a questo LINK
PIANO 72 ORE
In caso di emergenza l'unità di crisi preposta al coordinamento dei soccorsi divide l'area interessata dall'evento catastrofico in tre settori. Al centro la zona rossa, dove si concentrano i danni maggiori e dove è necessario l'immediato intervento dei soccorsi.
Più esternamente si trova il settore giallo, un'area dove si sono verificati danni gravi alle infrastrutture (mancanza di energia elettrica e acqua potabile, strade compromesse o inutilizzabili, negozi e farmacie inutilizzabili, ecc) ma dove la popolazione può ancora essere in grado di ripararsi nelle proprie abitazioni.
Infine la zona verde, dove i disagi sono limitati e, tutto sommato, non servono soccorsi.
La nostra attenzione cade proprio sul settore giallo in quanto in quest'area i soccorsi non arriveranno nell'immediato ed è pertanto di fondamentale importanza che le persone coinvolte possano essere autosufficienti per il periodo nel quale saranno abbandonati a loro stessi. A livello mondiale si è stimato questo lasso di tempo in 72 ore.
Non lasciate che un disastro vi colga impreparati! Se dovesse verificarsi un'emergenza, pensate di essere pronti ad affrontarlo?
"Tutti quanti dobbiamo coltivare una cultura dell'emergenza che ci prepari ad essere autosufficienti nel caso in cui dovessimo trovarci nel settore giallo a seguito di in un evento catastrofico, senza dover dipendere dai soccorsi esterni", dice Marco Citterio, responsabile del Dipartimento di Monitoraggio delle Radiazioni Ionizzanti di Flyrad. "Avere un piano di preparazione alle emergenze e un kit contenente il necessario, ci aiuterà a proteggere noi stessi e i nostri cari". Sicuramente una comunicazione assertiva, ma come realizzare tutto ciò? Di seguito troverete alcune idee che potranno essere utili per creare il vostro Piano 72 Ore.
Prepariamo il nostro PIANO DI EMERGENZA
Prepariamo il nostro KIT 72 ORE
CICLO SOLARE 25 - Novità e curiosità
NOVITÀ IN MERITO ALL’ATTIVITÀ DEL CICLO SOLARE 25.
(a cura del Dipartimento di Monitoraggio delle Radiazioni Ionizzanti di Flyrad – ing. G. Cert. Marco Citterio)
Secondo quanto riportato dagli scienziati del NOAA, il Ciclo Solare n° 24 si è concluso ufficialmente con il picco di minimo rilevato a dicembre 2019. Da quel momento è iniziato il nuovo Ciclo Solare n° 25 che, a quanto pare, raggiungerà un picco di attività più intenso e più in modo più rapido di quanto previsto.
Ricordiamo che il ciclo di breve periodo ha una durata media di 11 anni con andamento prettamente sinusoidale che si alterna tra picchi di massimo e di minimo d’attività. La suddetta attività misura il numero di macchie solari che si verificano in modo più o meno intenso sulla superficie solare. Maggiori sono le macchie, maggiore è l’attività e, per conseguenza, l’energia emessa nello spazio.
Gli eventi più evidenti (e pericolosi) sono i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale che possono emettere centinaia di milioni di tonnellate di materiale radioattivo nello spazio.
Figura 1 - Andamento del Potenziale Eliocentrico dal 2004 ad oggi – Fonte dei dati FAA, elaborazione ing. Marco Citterio
Qualora il nostro pianeta si trovi nella traiettoria del getto, la magnetosfera offre una protezione tentando di deviare il materiale lontano da noi ma, se l’evento è di particolare intensità, sulla Terra si fanno sentire gli effetti quali le aurore boreali[1], visibili a latitudini sempre più basse all’aumentare dell’intensità della
tempesta solare in corso, i problemi ai sistemi di navigazione satellitari e non, fino all’avaria totale delle reti elettriche e i conseguenti black-out diffusi.
Nel 1859 si verificò la più intensa tempesta solare mai osservata e registrata che, tra il 28 agosto e il 2 settembre, provocò su tutta la Terra l’interruzione delle reti telegrafiche a causa delle correnti indotte sui cavi e creò delle aurore boreali di intensità tale da essere perfettamente visibili alla latitudine di Napoli. Si trattò dell’evento di Carrington (dal nome dello studioso che lo osservò mentre studiava le macchie solari).
In caso di tempeste solari intense, i sistemi più vulnerabili sono gli elettrodotti, specialmente quelli orientati da Nord a Sud. Ciò è dovuto al fatto che sui conduttori si accumula un’ingente quantità di carica elettrica la quale crea una corrente continua che sia scarica sui trasformatori di altissima e alta tensione, dissipandosi al loro interno sotto forma di calore per effetto Joule. Il risultato è spesso drammatico in quanto il surriscaldamento può provocare la fusione degli avvolgimenti con la conseguente avaria totale dell’impianto.
Anche le comunicazioni sono affette dal problema. In caso di tempeste solari può essere impossibile comunicare via radio su quasi la totalità delle frequenze abitualmente usate.
Tornando al Ciclo Solare n° 25 che si sta iniziando a manifestare, lo Space Weather Prediction Center (SWPC) del NOAA ha emesso una nuova previsione per l'attività solare, che aumenterà più rapidamente e raggiungerà un picco più alto di quello ipotizzato nel 2019. Il picco d’attività dovrebbe occorrere tra gennaio e ottobre del 2024, con un numero massimo di macchie solari compreso tra 137 e 173.
Figura 2 - Previsione del numero di macchie solari e dell'intensità del flusso solare - Fonte SWPC NOAA
Come giustamente dice lo scienziato Jake Bleacher della NASA, "Non esiste il maltempo, esiste solo una cattiva preparazione per affrontarlo". Sicuramente una comunicazione assertiva.
Voglio sottolineare che se accadesse oggi un evento analogo a quello di Carrington, le conseguenze non sarebbero assolutamente paragonabili a quelle a cui fu sottoposta l’umanità nel 1859, quando l’unico grosso problema fu l’avaria dei telegrafi. Un evento di Classe 5 (il massimo contemplato nella scala) ci potrebbe far fare un balzo indietro di 200 anni nel giro di poche ore, specialmente in un paese come l’Italia che ha un orientamento prettamente Nord-Sud. L’avaria della rete elettrica, dovuta alla fusione dei trasformatori di potenza e l’impossibilità di una pronta sostituzione (i trasformatori di altissima tensione non si trovano ‘a magazzino’ ma vanno costruiti in funzione della specifica esigenza con tempi di realizzazione di qualche mese), lascerebbe senza energia la maggior parte degli abitanti. Se ciò dovesse accadere durante i mesi freddi, potrebbe essere una tragedia di immani proporzioni in quanto, specialmente nelle grosse città, non sono più previsti sistemi ridondanti puntuali che possano sopperire alla mancanza di energia elettrica. Il che si traduce nell’impossibilità di far funzionare gli impianti di riscaldamento, di comunicazione (oggigiorno per la maggior parte via VOIP), di refrigerazione, di illuminazione, ecc.
Non è nemmeno dimostrato che i moderni aerei riescano a volare a causa dell’elevata intensità di radiazioni ionizzanti che potrebbe bruciare l’elettronica dei computer di bordo (anche l’equipaggio e i passeggeri non se la passerebbero molto bene, ovviamente…).
E’ possibile proteggersi da una simile catastrofe? Certamente sì, a condizione di poter disporre della necessaria ridondanza.
Gli Stati Uniti e il Canada fanno scuola in materia di prevenzione e protezione dalle calamità e stimolano la popolazione a creare e mantenere efficiente il famoso “Piano 72 ore” che consente ai singoli cittadini di rimanere autosufficienti per almeno 72 ore dal momento del verificarsi di un’emergenza che non li coinvolga direttamente (cittadini che abitano al di fuori delle zone rosse sede di un evento catastrofico). Poter disporre di scorte di acqua potabile, cibi secchi e dei medicinali salva vita, sono alla base di tutti i piani.
Figura 3 - Esempio di Piano 72 ore australiano – fonte: https://www.moira.vic.gov.au/Community/Emergency-Management/The-First-72-Hours
In Italia siamo purtroppo molto carenti sotto questo punto di vista, a dispetto degli sforzi fatti per proporli e renderli operativi da parte di alcune organizzazioni e società, tra queste anche Flyrad. E’ un problema di cultura dell’emergenza che non è ancora matura nel nostro paese, nonostante gli eventi disastrosi occorsi negli ultimi anni.
Per quanto riguarda l’energia, pensare di avere una fonte autonoma di alimentazione quale, ad esempio, un gruppo elettrogeno Diesel[2] di potenza adeguata, un riscaldatore elettrico dell’acqua sanitaria e di un sistema di riscaldamento/raffrescamento a pompe di calore, può essere sufficiente a superare i momenti di crisi acuta che, nella peggiore delle ipotesi, possono durare svariate settimane o mesi. Va ricordato che i sistemi fotovoltaici connessi alla rete, in caso di black-out, non funzionano in quanto gli inverter, in mancanza della tensione di rete, vanno in blocco per motivi di sicurezza e non consentono l’erogazione di energia (nemmeno quella accumulata dalle eventuali batterie).
Con il minimo solare alle spalle, gli scienziati si aspettano che l'attività del Sole aumenti verso il prossimo massimo previsto attorno a luglio 2025. E noi ci prepariamo…
[1] L’aurora boreale è un fenomeno causato dall'interazione di particelle cariche (elettroni e protoni) presenti nel vento solare con la ionosfera terrestre; detta interazione eccita gli atomi dell’atmosfera. La successiva diseccitazione genera una luce visibile, solitamente di colore rosso, verde o azzurro.
[2] Il motore Diesel con gestione puramente meccanica è insensibile ai problemi legati alle variazioni campo magnetico che potrebbero interessare i motori a ciclo Otto.
CORSO GRATUITO ARI LECCO
L'Associazione Radioamatori Italiani - Sezione di Lecco APS, comunica di aver organizzato un corso teorico-pratico atto alla preparazione per l'esame ministeriale per il conseguimento della prestigiosa Patente di Radioamatore di Classe A.
Il corso viene offerto gratuitamente a tutti gli interessati e si compone di 20 lezioni divise in tre moduli tecnici (Elettrotecnica, Telecomunicazioni e Legislazione).
Il 9 febbraio, presso la sede ARI Lecco di via Buozzi 36, si terrà la serata di presentazione del corso.
Perchè le radio in banda radioamatoriale sono così importanti in un mondo che vive con internet, i sistemi VOIP e la telecomunicazione con reti cellulari?
Semplice: perchè in caso di emergenze gravi (l'ultima alluvione in Romagna del 2023 e la tempesta Vaia sono esempi eclatanti), la rete di comunicazione rischia l'avaria totale a causa della mancanza di alimentazione elettrica dei ripetitori e/o al collasso del sistema. In queste situazioni di grave crisi, solo le radio possono essere usate per comunicare e il radioamatore può utilizzare differenti frequenze in funzione del tipo di comunicazione che deve effettuare e della distanza alla quale deve trasmettere.
Il mondo delle radio è affascinante e coinvolgente e ARI Lecco APS è lieta di accogliere gli interessati per approfondire l'argomento.
Per tutte le informazioni, scrivete liberamente a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure visitate il sito www.arilecco.it
Flyrad sostiene l'iniziativa e ringrazia ARI Lecco APS per il suo impegno nel sociale e per la preziosa e spesso insostituibile attività di sostegno alla Prefettura, alla Regione e alla Provincia in caso di emergenze che rendano difficili o impossibili le comunicazioni con i sistemi tradizionali.
RAD-026
Comunicazione di cessato allarme. Nessuna limitazione di quota in vigore.
End of Warning: Normal operations in force. No altitude restrictions.
RAD-025
Avviso di permanenza della tempesta G3 S1 R1 in corso: livello di volo massimo raccomandato FL320
Geomagnetic Storm G3 S1 R1 persistance: maximum reccomanded altitude FL320