Aggiornamento in merito al ciclo solare n° 25
(a cura del Direttore del Dipartimento di Monitoraggio delle Radiazioni Ionizzanti - ing. C. Grad. Marco Citterio)
Il 2024 è stato un anno molto interessante dal punto di vista della meteorologia spaziale. Ciò grazie anche al fatto che il ciclo solare n°25 è giunto al periodo di massima attività e ha generato eventi molto potenti. Ricordiamo le tempeste solari di fortissima intensità per via delle quali è stato possibile vedere le aurore boreali fino a latitudini del centro Italia. Al dì là dell'aspetto romantico del fenomeno, va ricordato che questi fenomeni comportano un aumento notevole della dose di radiazioni ionizzanti assorbite dagli equipaggi in volo (e anche dai passeggeri che però non sono considerati da nessuna normativa di protezione, nemmeno se si trovano a volare per lavoro...).
La nostra società ha emesso ai propri clienti un gran numero di raccomandazioni di limitazione della quota di volo al fine di contenere il più possibile l'esposizione a valori di dosi elevate. Ciò in ossequio al principio ALARA ("As Low As Reasonably Achievable"). Sono stati registrati fenomeni di classe G5 (Extreme), S3 (Strong) e R4 (Severe). I fenomeni di classe "G" rappresentano le tempeste geomagnetiche e sono caratterizzate da flussi di elettroni, i fenomeni di classe "S" sono le tempeste solari e sono caratterizzate da potenti flussi di protoni, neutroni e nuclei di Elio (tutte particelle aventi massa e quindi molto distruttive). Infine i fenomeni di classe "R" rappresentano i Radio Blackout e sono caratterizzati da potenti flussi di raggi X che disturbano - fino ad impedirne totalmente - le comunicazioni radio su determinate frequenze.
Cosa ci attendiamo per il 2025? Nonostante l'attività al momento sia diminuita leggermente, non è ancora stato decretato il raggiungimento del valore di picco massimo dell'attività solare e quindi non dobbiamo per nessun motivo abbassare la guardia. E' ancora possibile il verificarsi di un evento di classe combinata S5-G5-R4 che ci farebbe tornare indietro di un paio di secoli. Le linee elettriche e i computer sono infatti i primi a subire i danni da un evento simile. Sugli elettrodotti di altissima tensione disposti Nord-Sud si svilupperebbero correnti continue di svariate centinaia di Ampere che porterebbero alla fusione dei trasformatori, con danni catastrofici sulla fornitura di energia elettrica. In uno scenario del genere, non è nemmeno garantito il funzionamento degli impianti elettronici installati a bordo degli aeromobili, con chiaro e certo impatto sul profilo di volo.
Compito di Flyrad è monitorare gli eventi e raccomandare ai propri clienti le limitazioni di quota da osservare al fine di proteggere gli equipaggi (e quindi indirettamente anche i passeggeri) da un'esposizione a dosi di radiazioni ionizzanti pericolose.
Ulteriori informazioni sull'argomento possono essere richieste inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.