In caso di emergenza l'unità di crisi preposta al coordinamento dei soccorsi divide l'area interessata dall'evento catastrofico in tre settori. Al centro la zona rossa, dove si concentrano i danni maggiori e dove è necessario l'immediato intervento dei soccorsi.
Più esternamente si trova il settore giallo, un'area dove si sono verificati danni gravi alle infrastrutture (mancanza di energia elettrica e acqua potabile, strade compromesse o inutilizzabili, negozi e farmacie inutilizzabili, ecc) ma dove la popolazione può ancora essere in grado di ripararsi nelle proprie abitazioni.
Infine la zona verde, dove i disagi sono limitati e, tutto sommato, non servono soccorsi.
La nostra attenzione cade proprio sul settore giallo in quanto in quest'area i soccorsi non arriveranno nell'immediato ed è pertanto di fondamentale importanza che le persone coinvolte possano essere autosufficienti per il periodo nel quale saranno abbandonati a loro stessi. A livello mondiale si è stimato questo lasso di tempo in 72 ore.
Non lasciate che un disastro vi colga impreparati! Se dovesse verificarsi un'emergenza, pensate di essere pronti ad affrontarlo?
"Tutti quanti dobbiamo coltivare una cultura dell'emergenza che ci prepari ad essere autosufficienti nel caso in cui dovessimo trovarci nel settore giallo a seguito di in un evento catastrofico, senza dover dipendere dai soccorsi esterni", dice Marco Citterio, responsabile del Dipartimento di Monitoraggio delle Radiazioni Ionizzanti di Flyrad. "Avere un piano di preparazione alle emergenze e un kit contenente il necessario, ci aiuterà a proteggere noi stessi e i nostri cari". Sicuramente una comunicazione assertiva, ma come realizzare tutto ciò? Di seguito troverete alcune idee che potranno essere utili per creare il vostro Piano 72 Ore.
Prepariamo il nostro PIANO DI EMERGENZA
Prepariamo il nostro KIT 72 ORE